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22 February 2009

Il problema della morte indotta o facilitata


Ho aspettato che si spegnessero i riflettori sul caso Englaro su cui, non ho voluto di proposito intervenire. Questo non significa che nel merito non avessi le mie opinioni. Tant'è vero che ho firmato perché il Capo dello Stato applicasse la decretazione d'urgenza voluta dal governo. Inutile, visto che abbiamo il Presidente che abbiamo, e che si è rifiutato di apporvi firma. Era già tutto previsto.

Un'altra cosa voglio dire: fra un decreto che impone di non interrompere la nutrizione e una magistratura "antidemocratica" che ne decreta la sospensione d'ufficio, non ho dubbi: scelgo il governo e la sua decretazione d'urgenza, sebbene sia stata una pezza da last minute. Sul blog di Bisqui c'è un post dal titolo "Ammazziamoli tutti in nome del popolo italiano" in cui si fa l'elenco delle persone che si trovano in coma irreversibile in Italia e che non hanno avuto la stessa visibilità di Eluana. La domanda che vi si pone è la seguente: "e di questi che ne facciamo? li uccidiamo tutti quanti nel nome del popolo italiano?". E' evidente che i giudici (di solito lenti come pachidermi quando devono mettere ai ferri stupratori, assassini seriali, terroristi, altri delinquenti), che hanno decretato in fretta e furia la sospensione della nutrizione, perseguono un progetto politico ben preciso in relazione all'eutanasia, mirando a creare un "precedente giuridico" con la complicità di Napolitano, di una parte consistente delle forze politiche laiciste e dei media. Ma che fiducia possiamo nutrire in un presidente della repubblica che dà del terrorista a quegli stati europei che si smarcano coraggiosamente dal Trattato di Lisbona, nel quale si contempla esplicitamente la pena di morte?

Leggete (o rileggete) per favore i punti 7 e 8 che ne parlano in questo post pregresso.

E allora tutto ciò, quali scenari orwelliani evoca?

C'è l'eutanasia legalizzata col kit fai-da-te (Olanda e Belgio), c'è il testamento biologico con le "ultime volontà" del morituro (è facile estorcere una confessione fasulla). Ci sono personaggi scomodi che si ribellano al nuovo totalitarismo globalizzato e mondialista (NWO). C'è la pena di morte per gli insorti. Pena di morte, suicidio volontario e morte indotta sono un bel "pacchetto di fine vita". Bene, non voglio aggiungere altro: il Tale è stato "suicidato" , il tal altro ha lasciato le sue "ultime volontà", perciò staccate la spina. Proviamo un po' a immaginare alcuni di questi film...Surreali?! Mica tanto. Siamo diventati tutti così intercambiabili e sostituibili, vista la mole massiccia di "migranti" che preme per entrare a casa nostra.

Gli Italiani affiderebbero un tema etico così delicato come l'eutanasia alla nostra Magistratura e a Napolitano? O peggio, ai Barroso e ai commissari di Bruxelles, dove le élites scientifiche predicano la fecondazione assistita, la clonazione, le cellule staminali, le madri e i padri Matusalemme primipari, l'adozione dei figli ai gay e, dove, sempre in nome del Dio Denaro, ci sono banche che effettuano dei leasing per il cambiamento di sesso per transessuali come fa la Goldman Sachs? E allora già che viviamo nell'era della velocità "in tempo reale" che me lo tengo a fare "un vegetale" in coma? Un bel beverone o una punturina letale e via...facciamo pure come i seguaci del reverendo Jim Jones nella Guyana che si uccisero collettivamente nella foresta tropicale dopo aver bevuto l'amaro calice. Felici di morire in fretta per immolarsi a quello stregone ciarlatano. O perché, no, "in tempo reale".

Concludendo: la pena di morte in mano a gente con un pelo sullo stomaco lungo così, non viene misurata e contemplata per i "terroristi internazionali" come vogliono farci credere, ma per gli individui "non-organici" a detto progetto. L'eutanasia (al pari della pena di morte) è un problema ad alto tasso di sensibilità. Infatti possiamo decidere stoicamente per noi stessi, ma non per gli altri. Eppoi, quando è il momento giusto per "farla finita" con noi stessi? E a maggior ragione, per "staccare la spina" ad altri? Uno stato "eutanasista" diventa di fatto uno stato Moloch "eticamente corretto" che stabilisce già a priori i "tempi e metedi" della morte indotta e/o facilitata. Ovvio, vi lascio pensare a quale "ethos coatto" farà riferimento: all'etica del capitalismo mercatista, per dirla solo in termini blandamente weberiani.
Sullo stesso tema: Non potete uccidere in nostro nome di Ida Magli.
E ancora un'altra casistica di scempi su malati terminali al San Matteo di Pavia, dove una donna vuole concepire un figlio dal marito in coma, il cui prelievo del seme è già stato autorizzato dal ginecologo Severino Antinori. Siamo al cannibalismo, al nichilismo e al cupio dissolvi laddove la cultura della morte (Thanatos) vorrebbe sconfiggere la vita (Bios ed Eros). La Scienza contro la Natura.

27 comments:

Anonymous said...

Micidiale quella tipa che vuole un figlio dal marito in stato comatoso. La vera malattia dell'occidente è non voler accettare il fatto che si deve morire. Qui siamo al complesso del "Lazzaro risorgi comunque". Magari attraverso il seme.
Negli altri casi citati invece siamo all'uomo che si sente Padreterno col kit fai-da-te e i vari Dottor Mortis che recidono la vita (Beppino Englaro in testa, che ora si candida in politica).
Francesca

Nessie said...

Purtroppo Francesca, sono due facce dello stesso nichilismo europeo. La morte indotta, facilitata e accelerata per l'uopo, nonché la mercificazione del corpo di un malato terminale.

Angelo D'Amore said...

non mi trovi d'accordo. la legge non c'era, il presidente della repubblica si e' tenuto a cio' che avevano deciso i magistrati. berlusconi aveva tutto il tempo per intervenire prima.
adesso bisogna riunirsi e decidere insieme la genesi di una norma costituzionale.

Massimo said...

Difficile commentare quando si condivide :-)

Nessie said...

Angelo, sopravviverò lo stesso anche col tuo disaccordo :-)


Massimo, per me Napolitano è il peggior presidente della Repubblica ex aequo con Scalfaro. Quest'ultimo ha pure fatto ammazzare un uomo: bel curriculum vitae per un "garante" della Costituzione!

Lo PseudoSauro said...

Bell'argomento. Io la vedrei cosi': quando l' "individuo" perde la sua penultima prerogativa (l'ultima attiene alla respirazione fisiologica), e non e' piu' in grado di decidere per se' stesso, non e' piu' "suo"; e allora di chi e' la proprieta' di tale inutile e costoso fagotto di carne?

In uno Stato totalitario non esiste individuo, pertanto e' questo che dispone della vita e della morte in funzione delle necessita' della collettivita'.

In una pseudo-democrazia pseudo-liberale il fagotto di cui sopra non e' di nessuno, in quanto non pensa (pare) e, soprattutto, non protesta.

Una soluzione peggiore dell'altra, ma alla prima va dato atto che un senso compiuto ce l'ha.

Io continuo a preferire la soluzione all'antica: se un tale intende abbreviare le sofferenze di un congiunto... lo uccide e va in galera consapevolmente.
Quando avvenivano casi del genere, nemmeno la Chiesa protestava tanto, in quanto l'omicidio rimaneva tale indipendentemente dal movente.

Ovviamente, per il tale che, casomai, facesse soffrire una figlia in coma per oltre 17 anni per il solo motivo che preferisce che sia lo Stato a sporcarsi le mani, non saprei trovare pena commisurata, forse quella di lasciarlo vivere come si fa con i vigliacchi. Dopo le pornoattrici e i trans in Parlamento ci potremmo trovare dunque anche gente come questa.

Di bene in meglio.

Qui ci stiamo davvero avviando alla depenalizzazione dell'omicidio di Stato, mentre si aggiungono ad ogni giorno nuovi reati di pensiero. Io temo che lo scopo di queste "leggi speciali" sia ancora peggiore di cio' che si possa immaginare.

E tutta questa roba non ha il marchio DOC; viene proposta e approvata ormai ovunque nel mondo.
Ovunque ci sia una classe politica incapace come la nostra.

Lo PseudoSauro said...

Una precisazione: Scalfaro ha richiesta, ed ottenuta, la pena capitale per tanta gente; anche se non tutta. Quello di cui s'intende qui e' probabilmente il suo predecessore e superiore in Magistratura. Di assassini nelle Istituzioni ne abbiamo avuti anche di peggiori. Scalfaro e' solo uno dei pochi sopravvissuti.

Nessie said...

Cito testualmente il pezzo della Magli che ho messo in link:

"C’è una volontà così ossessiva, da parte delle Sinistre, di opporsi a qualsiasi cosa faccia Berlusconi, da far loro perdere di vista il bene comune del Paese, e addirittura portarli, come in questo caso, a situazioni estreme che si configurano quasi come forme di crudeltà. Sembra una puntuale prova di questa crudeltà l’aver scelto come oratore per la manifestazione su Eluana, un uomo come Scalfaro che, pur dichiarandosi cattolico, ha emesso nella sua vita due legalissime sentenze di morte: una, da marito, contro sua moglie e l'altra, da magistrato, contro un militare".

Scusa Sauro, ma non c'è niente e nessuno che mi faccia più ribrezzo del falso Madonnaro golpista, che fra una leccata di balaustra di altare maggiore e l'altra, ha già fatto fuori due persone. Che Dio se lo strafulmini.
Subito dopo viene fuori il Rosso Antico che Josh ha soprannominato il Signore della Morte Rossa, parafrasando E.A. POE, il quale aveva già pronto il suo NIET molto tempo prima che il governo facesse il decreto.
Per chi non ricordasse più chi era il reverendo Jim Jones che nella Guyana ha plagiato e indotto al "suicidio" un migliaio di persone, ecco le foto-ricordo qui:
http://mariodipalma.myblog.it/archive/2008/05/10/massacro-in-guyana-la-setta-del-reverendo-jim-jones.html

Temo che queste nuove "leggi speciali" creeranno qualcosa del genere. I nuovi reverendi Jim Jones potrebbero già essere al lavoro.

Nessie said...

PS e OT: la vecchia signora di 83 anni stuprata dal romeno è morta.

Anonymous said...

Nessie, come ben sai io ho preso molo a cuore il caso di Eluana.
Per tanti motivi, ma il principale è che avevo già seguito il caso di Terri Schiavo, e sapevo la morte orribile che attendeva quella povera ragazza.
Ma al di là delle motivazioni "emotive", Eluana é stata usata come un "cuneo" per scardinare la società civile e introdurre l'eutanasia.
Una cosa orrenda, perpetrata in nome di un'ideologia mortifera.
E, passando al generale, come fanno ad essere sicuri i difensori dell'eutanasia che le persone in SVP sono "vegetali"?
Più volte sul mio blog, sono venuti ed hanno usato questo termine orribile, (stra)parlando di encefalogramma piatto e morte cerebrale.
Cose assoultamente non vere per i malati SVP, perchè sussiste un'attività cerebrale.
Addirittura i neurologi, recentemente hanno modificato la terminologia da STATO VEGETATIVO PERMANENTE a Stato Vegetattivo PERSISTENTE perchè ci sono stati MOLTI RISVEGLI DOPO I DUE ANNI CANONICI.
Persino il senatore Marino del Pd, medico e neurologo, non ha smentito queste affermazioni in televisione, in un dibattito inerente lo SVP.
Eppure sapessi quanti soloni che parlavano di vegetale!!!
Sono spaventata da questa facilità con cui si decide chi é degno di vivere e chi no.
Ciao Mary

Nessie said...

Sono d'accordo Mary. Ma al di là delle grandi implicazioni eticamente sensibili di cui tu parli, che ne sarà politicamente se vinceranno le forze di Thanatos dell'Europa delle Banche? Ti pare gente che si faccia tanti riguardi nel merito? E affideresti un tema del genere alle toghe rosse e a Napolitano, vecchio signore della Morte Rossa?
Purtroppo non sappiamo che tempi ci attendono. La cosa più ripugnante è aver visto il protagonismo di Englaro, ansioso di entrare a far parte del Gran Teatro della politica politicante.

Anonymous said...

Cara Nessie, prima di tutto mi complimento per il tuo post che condivido totalmente. Qui in Italia ci stiamo avviando a grandi passi verso l'eutanasia per far piazza pulita di tanti malati incapaci di esprimersi e di tanti anziani che hanno la sola colpa di pesare sul bilancio dello Stato. Così come ritengo che la presidenza Napolitano sia al livello di quella di Scalfaro. E' inutile continuare a parlare di diritti quando si nega quello fondamentale che è quello di vivere fino alla fine naturale dell'esitenza. La Englaro non è morta in forza di una legge, ma in forza di una sentenza. E' orribile! E questo sarebbe lo Stato di diritto? E per esere sicuro che quando vado all'ospedale sarò curato fino al termine della mia vita, che cosa devo fare, un atto notarile? Ma non ci pendiamo in giro. Grazie piuttosto per la battaglia che stai combattendo. Ti assicuro il mio appoggio convinto.
Xavier

Anonymous said...

Ci stiamo avviando verso una società moralmente fondata su grandi contraddizioni -che storicamente sono sempre appartenute al singolo individuo- ora queste vengono spostate nei nostri ordinamenti in nome di un supposta razionalità, surrogata dall'eticità che nega i principi naturali,ne diventano capisaldi.
Faccio un esempio: Il giuramento di Ippocrate. Si è fatto un gran parlare a sproposito della violazione di questo caposaldo sulla vicenda del decreto sicurezza - possibilità (non obbligo) da parte dell'operatore sanitario di segnalare il clandestino all'autorità giudiziaria. Questo è un falso problema in quanto il medico intervenendo aveva già l'obbligo di segnalare ferite da arma da fuoco o coltello, oppure casi di tentato suicidio. Poi comunque vale il principio del buon cittadino che puo scegliere di segnalare un reato (e la clandestinità lo è). In compenso le stesse persone che si scandalizzano per tutto ciò premono perche venga interrotta l'assistenza minima al malato - e qui si che siamo in piena, palese violazione del principio sancito dal suddetto giuramento.
Tutto questo viene promosso in nome di una "razionalizzazione" del sistema, che tu Nessie hai ben descritto nel tuo articolo.

Una ulteriore curiosa contraddizione che ho notato- questa ancora insita nei due schieramenti, pro o contro eutanasia (perchè sostanzialmente è questa la materia del contendere)- che fanno capo ai credenti e non credenti.
L'ateo - colui che non crede nell'aldilà, che pensa che con la morte tutto finisce- è sostanzialmente per l'interruzione dei processi che tengono in vita l'individuo. Di fatto condannandolo anticipatamente al nulla.
Il credente - colui che al contrario è sicuro o almeno presume (colui che ha il dubbio si interroga quindi cerca- quindi la ricerca è di per se materia di un essere credente per la Chiesa) che qualcosa lo attenderà oltre la vita terrena, qualcosa di stupefacente e bello - il vero credente non pensa all'inferno. Insomma colui che ha fede nell'aldilà sembra che faccia di tutto per ritardare questo trapasso verso i felici lidi.
Ci sono significative eccezioni (si è molto parlato dei "preti della morte dolce" e ci sono superlaici come Ferrara che denunciano la deriva eugeneticista) ma sostanzialmente i due schieramenti mi sembrano ben distinguibili.

Fabio

Nessie said...

Grazie a te Xavier per l'apprezzamento. Se non vogliamo parlare di "valori" (parola ormai abusata) parliamo almeno di "criteri" e di "buon senso". Quello che sta accadendo non va né verso la fede né verso la ragione.
"La Englaro non è morta in forza di una legge, ma in forza di una sentenza". Questa che hai fatto mi pare una sintesi perfetta e condivisibile. Un conto sono le leggi, un conto sono le 'sentenze'. E questa, non c'è bisogno di sottolinearlo, è una sentenza di morte. Ma quando dalle aule dei tribunali si asportano i crocifissi, cosa vuoi aspettarti? E' chiaro che quel po' di sacralità che ancora rimane nelle istituzioni e che si vuole gettare al vento, apre la pista alla "giustizia-fai-da-te". O se preferisci, alla giustizia à la carte. A ciascuno il suo menù.

Nessie said...

Fabio, sì, in questo caso i due schieramenti sono stati ben distinguibili, con le solite eccezioni di Fini (per me sempre più ruffiano e riprovevole) nello schieramento di centrodestra. E della Binetti (pro life) nello schieramento di centrosinistra.
Il resto delle tue riflessioni su come si pone davanti al mistero della morte, l'ateo , e come vi si pone il credente, mi paiono molto interessanti e profonde.
Mi sentirei di sintetizzarlo e di allargarlo con "credenti e non credenti" che abbracciano la cultura della vita, e "credenti e non credenti" che scivolano nel nullismo e nella morte dell'anima, prima ancora della morte fisica.
Scalfaro si definisce un cattolico, ma è andato in piazza a fare il supporter per i suoi amici togati eutanasisti.

Nessie said...

PS: Importante la tua notazione anche sul giuramento di Ippocrate e il falso problema della "delazione". Le illegalità vanno sempre e comunque segnalate, dall'autorità medico-sanitaria competente. Leggere sdul problema anche qui: http://fattideuropa.splinder.com/post/19926278/Sanit%C3%A0+e+immigrazione+clandes

Anonymous said...

Sono d'accordo con tutto, Nessie, e avevo letto il pezzo di Ida Magli.
Ho sentito particolarmente mia la tua conclusione del post.
Ma ha ragione anche Pseudosauro.
Siamo arrivati a una Lemmingsmania,
siamo alla glorificazuione della Thanatos contro il Bios e l'Eros.
Siamo all'omicidio di Stato passato con una certa leggerezza, fatto sembrare 'naturale',
mentre il vero reato (stigmatizzato anche dai tg) è ora non esser d'accordo o ben allineati con certo totalitarismo mondialista, e una marea di 'reati di pensiero' se non conformi a.
In più, da Obama con la smobilitazione di fondi miliardari pro aborti in USA (con la crisi che hanno...), fino a noi in Eu (con la crisi che abbiamo...) sappiamo solo continuare la lemmingmania suicida e nichilista con strategie di morte prima di nascere o per accorciare la vita...
Nel frattempo si fa anche di tutto per far posto ai neo-giunti di tutte le etnie che completano con solerzia l'opera della nostra estinzione, mente figliano liberamente e nonn vanno mai inn galera davvero, con l'appoggio di bonus vari presi dalle nostre tasse.
Che prospettiva....

Nessie said...

Come dicevo, poc'anzi caro Josh, il materiale umano per sostituirci non manca. Accoppiamone, e facciamone accoppare dalle new entry assatanate (i fatti sanguinosi di questi giorni) a più non posso. Induciamo pure alla "morte facilitata", che intanto i sostituti da ogni angolo del paineta, non mancheranno. Tu chiamalo se vuoi "marxianamente" "l'esercito di riserva". Gratta gratta sotto il capitalismo mondialista e salta sempre fuori il comunismo.
A proposito, Obama ha deciso di praticare il protezionismo sui materiali di costruzione per le "grandi opere". T'è capì? A noi la socializzazione delle perdite americane, a lui la protezione in nome della patria in difficoltà. Ma quand'è che ci faremo furbi anche noi? La LEMMINGSMANIA continua...

Bisquì said...

Mi accorgo solo ora di questo post :(
Comunque grazie per essere passata ed aver letto il mio post (che a Toqueville hanno fatto di tutto per non pubblicarlo).
Mi spiace che hai dovuto prendere la pagina dalla cache, il server era in manutenzione (se ti va aggiorna il link)

Per il resto posso solo quotare Massimo ^^

sinedie said...

Nessie scrivi bene...troppo bene: non mi stupirei di scoprire che del tuo saper scrivere fai da tempo una professione. I tuoi post, quasi sempre, hanno una caratura giornalistica particolare attraversati come sono da una coscienza storica e sociale ben più ampia della norma. In questo caso "il problema della morte indotta..." è solo un tassello, importante, di un affresco molto più vasto che riguarda la civiltà occidentale e i segni cistiani che porta con sè. E' un problema filosofico nel senso più stretto del termine e mi piacerebbe discuterne ancora in termini adeguati e liberi. Ciò che abbiamo nella testa come pensiero si riflette nella vita che conduciamo: dal metafisico alla realtà il passo è più breve di quanto si pensi. Il post che hai scritto è veramente notevole e porta con sè riflessioni importanti e gravi per la nostra vita futura: lo linkerò per dargli maggiore visibilità possibile perchè credo che comunicare è vivere e lottare in ciò in cui si crede. Ciao

Nessie said...

Grazie Bisquì. Ora aggiorno il tuo link. Pensavo che avessi chiuso il tuo blog e ho ricorso alla copia cache. Mi fa piacere che ci sei ancora :-). Non te la prendere per TCQV. E' successo anche a me parecchie volte. E pure in relazione di quest'ultimo pezzo. Molto onore, devi dire, quando trattasi di questi temi così controversi.

Nessie said...

Sinedie, troppo buono. In effetti qualche collaborazione per le famose "terze pagine" della cultura le ho avute. Ovviamente per quotidiani locali e non certo per quelli "ammiragli". Ma la scrittura non è stata propriamente la mia professione, dato che se così fosse stato, ne sarei morta di fame :-).
Ti ringrazio per aver linkato questo post, che francamente, data la gravità del tema, non pensavo ottenesse riscontro. La morte è sempre un evento che riguarda "gli altri" e l'uomo occidentale ha forse potuto progredire (certo, non tutto il progresso è oro, come ben sappiamo) alienando da sé questo questo pensiero.
Mentre scrivo ancora non so come finirà la faccenda della legge sul testamento biologico in parlamento. Ma per ora, non promette granché di buono.

Nessie said...

AVVISO: da domani sono in viaggio-vacanza per una settimana. Chiedo scusa se i commenti rimarranno un po' in moderazione e non potranno avere repliche. A presto!

Anonymous said...

E' mia opinione che su questi temi il legislatore dovrebbe astenersi dal proprio compito. Ovvero, che non sono auspicabili leggi che si occupino di questi "affari".

Angelo D'Amore said...

non si decidera' niente poiche' non si e' piu' in grado di decidere.

Anonymous said...

Non so se sarei capace di staccare la spina a mia figlia se mai le dovesse accadere che rimanesse assoggettata alle macchine per anni. In-naturalmente.
Specifico che vivo in India, faccio la opening-chef. Una cosa così ho tentato di spiegarla agli indiani che m'hanno guardato sconvolti e stravolti: come dire un fatto così qui è inconcepibile. La morte è uguale alla vita. Ha un suo senso intimo e grandioso.
Le macchine non sono ammesse, la scienza si tira indietro, qui non ci sono così tanti soldi.

Nessie said...

Quoto Aldo. Il legislatore alla fin fine complica sempre tutto e crea inutili paletti e tentativi di creare uno stato "Eticamente corretto". Ma alla fine se la ns. classe politica non riuscirà a mettersi d'accordo è quasi meglio lo status quo.

Sono d'accordo anche con La Piccola cuoca. Le macchine e l'accanimento terapeutico sono le principali responsabili di un dissidio, fino a non moltissimi anni fa sconosciuto. Poichè l'uomo viveva con equilibrio il rapporto vita-morte e il problema non si poneva nemmeno.